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La parola è formata da oui ( il sì francese ) e ja ( il sì tedesco) e indica uno strumento usato per le comunicazioni medianiche ideato intorno alla metà dell' ottocento. L'apparecchio è costituito da una tavoletta triangolare montata su rotelle e fornita di una punta; il sensitivo pone la mano sul triangolo che si muove via via indicando con la punta lettere, numeri o simboli sul un cartellone su cui viene fatta scorrere. Una sua variazione è la Planchette, che al posto della punta che indica le lettere ha una matita che scrive direttamente: è più veloce dell'ouija e prelude già alla scrittura automatica. Pare che l'uso della ouija sia molto antico, anche se non abbiamo prove a riguardo. Nell'ottocento la macchinetta era molto usata per le comunicazioni medianiche; oggi è in genere sostituita dal "bicchiere" ( su cui si pone un dito) il quale scorre su un cartellone su cui sono indicate le lettere dell'alfabeto, i numeri da uno a dieci, le parole "si" e "no" e altri segni convenzionali. Solitamente le comunicazioni ottenute sono di modesta entità a parte il caso della Medium americana P.L.Curran che con questo metodo scrisse una serie di romanzi a lei dettati da un'entità che diceva di chiamarsi Patience Worth.
Cosa dice WIKIPEDIA a questo proposito
Fonte bibliografica:
DIZIONARIO DEL MISTERO di Paola Giovetti Edizioni Mediterranee.
Adattamento: Roberto - R.I.P.