Menu principale:
La psicofonia o registrazione (solitamente su nastro e più recentemente anche in digitale) è il più nuovo dei fenomeni studiati dalla parapsicologia in 50 anni o poco più. E' un fenomeno recente in quanto per manifestarsi necessita di registrazione, tuttavia nella sostanza ricorda molto il vecchio "tavolino" intorno al quale ci si riunisce per evocare gli spiriti.
Le "voci" sono parole o frasi generalmente brevi che inspiegabilmente compaiono sul nastro magnetico o sul digitale: parole che nessuno ha pronunciato o sentito al momento della registrazione. La cosa curiosa è che queste voci si autodefiniscono "voci dei morti", da qui il paragone col "tavolino" medianico. Registrare "voci", come si è detto, non è difficile. Per iniziare è bene usare il metodo microfonico, che è il più semplice: si apre il microfono, si avvia la registrazione, si fa scorrere qualche minuto dopodichè si procede all'ascolto per controllare se siano rimaste incise voci. Personalmente consiglio di considerare la prima registrazione come preliminare per individuare eventuali rumori di fondo o interferenze radio ingannevoli. Altre tecniche, che approfondiremo in un secondo momento, non sono consigliabili a chi è agli inizi in quanto più complicate. Siccome le voci sono spesso poco chiare e richiedono un interpretazione, è bene considerare soltanto le frasi più nitide e certe, per non correre il rischio di illudersi e di far dire alle "voci" ciò che vogliamo che dicano; i rischi di interpretazioni sbagliate sono numerosi, specie se si affronta il fenomeno con la speranza di sentire voci appartenute a persone care defunte.
Cosa dice WIKIPEDIA a questo proposito
Fonte bibliografica:
DIZIONARIO DEL MISTERO di Paola Giovetti Edizioni Mediterranee.
Adattamento: Roberto - R.I.P.